Silicon Valley, l’omicidio che l’ha sconvolta

Silicon Valley, l’omicidio che l’ha sconvolta

Silicon Valley, l’omicidio che l’ha sconvolta


Dopo una serata con amici nel quartiere non distante dall’iconico Golden Gate Bridge di San Francisco, Lee è stato ucciso con tre coltellate al petto. Sui social e nei giornali locali, si era fatta avanti l’idea che fosse stato un senzatetto a compiere il delitto. San Francisco, come altre città californiane e statunitensi, negli ultimi anni ha visto incrementare la propria comunità di senza fissa dimora: le tende abusive occupano molte strade dei quartiere di Downtown. I furti con scasso in città sono esplosi dal 2021, con un aumento del 52%. Il solo distretto di Richmond ha registrato un’impennata del 370%. Per questi motivi si pensava a un tentativo di furto finito in tragedia.

Le reazioni nella Silicon Valley

Dapprima, le reazioni dei colleghi di Lee si sono concentrate sul sindaco e sulla polizia di San Francisco, accusati di fare pochi controlli in città. “Odio ciò che San Francisco è diventata“, ha affermato Michael Arrington, ideatore del sito di riferimento TechCrunch. “La criminalità violenta a San Francisco è orribile“, ha aggiunto Elon Musk, amministratore delegato di Twitter e Tesla. La risposta delle cariche cittadine non si è fatta attendere: “Ci sono problemi reali di criminalità che devono essere affrontati a San Francisco”, ha detto l’ispettore Kevin Benedicto in un’intervista. “Ma ci sono persone che provengono dal mondo della tecnologia e da certi ambienti politici che cercano di stabilire collegamenti espliciti con determinate politiche e funzionari eletti quando ancora non conosciamo i fatti del caso“. La tensione giunge in un momento precario per la Silicon Valley e la sua città simbolo, con l’industria tecnologica che continua a fare licenziamenti e la stessa San Francisco che lotta per riportare visitatori e lavoratori, ora in smart working, nell’area del centro e nei suoi dintorni, ormai reputata molto pericolosa.

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Una settimana dopo l’omicidio, la polizia ha arrestato Nima Momeni per il delitto Lee. Momeni è un 38enne californiano che lavora nel settore informatico con la statup Expand IT. Da quanto reso noto dalla polizia californiana, Momeni, sua sorella e Lee erano insieme la notte dell’omicidio. Momeni ha ucciso Lee dopo che i due avevano lasciato la donna al bar dove si erano ritrovati per bere insieme. Al momento non si hanno indicazioni del movente.

L’iniziale reazione dei leader della Silicon Valley ha fatto imbufalire buona parte dei cittadini. Non solo le proteste contro la criminalità urbana si sono rivelate false, ma in molti hanno fatto notare come l’aumento di senzatetto sia dovuto proprio al costante rincaro degli affitti dovuto alla presenza delle aziende tecnologiche. Tuttavia, l’omicidio di Lee potrebbe avvicinare l’elite tech ai veri problemi della città che li ospita. Editoriali e articoli recenti spiegano che il terribile delitto costringe gli abitanti privilegiati a impegnarsi maggiormente nella politica cittadina. Non più tramite l’invenzione di startup e applicazioni, ma con interventi reali per sostenere la città e i suoi abitanti.





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di Andrea Indiano www.wired.it 2023-04-23 04:40:00 ,

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